Ginecologia ed Ostetricia
Ecografia MORFOLOGICA
A cosa serve l’ecografia morfologica?
L’ecografia morfologica, unitamente all’ecografia genetica del 1 trimestre, rappresenta uno degli step più importanti per il controllo del feto durante la gravidanza.
Questa ecografia viene detta morfologica appunto perché è destinata a studiare la morfologia del feto per escludere, o accertare, la presenza di malformazioni.
Quando si esegue?
L’ecografia morfologica può essere eseguita dall’inizio della 19° alla fine della 22° settimana di gestazione.
La si esegue in questo periodo specifico per due ragioni:
- Il feto è nelle migliori condizioni per essere studiato, in quanto il rapporto fra le dimensioni del feto e la quantità di liquido amniotico è ottimale
- dopo tale epoca la Legge non permette l’interruzione della gravidanza anche se il feto è affetto da gravi malformazioni.
L’ecografia morfologica a fini puramente conoscitivi può essere eseguita anche più tardivamente ed è comunque utile. Qualora infatti si identificassero patologie malformative potrebbe risultare determinante fare nascere il bambino in strutture particolarmente attrezzate allo scopo. È ben noto infatti che le prime ore di vita e le prime cure sono spesso determinanti per il destino del bambino. Si segnala però che con l’avanzare della gestazione (dopo le 26 settimane) il feto si esplora con sempre maggiore difficoltà.
Cosa valuta il ginecologo durante l'esame?
L’ecografia morfologica permette il riscontro di anomalie strutturali del feto e può indirizzare all’esecuzione di esami genetici specifici, mirati a confermare o escludere la presenza di specifiche sindromi.
Le malattie genetiche infatti spesso sfuggono ai normali test di screening delle aneuploidie e talvolta danno segno di sé attraverso malformazioni più o meno gravi del feto.
In questi casi è utile una consulenza genetica, che indirizzi la coppia ad effettuare indagini specifiche per arrivare alla diagnosi corretta (cariotipo fetale, array-CGH, DNA fetale su sangue materno, esami genetici).
L’ecografia morfologica prevede la valutazione delle dimensioni del feto (biometria fetale), dell’impianto e della struttura della placenta, della quantità di liquido amniotico, del collo dell’utero, ma fornisce soprattutto uno studio analitico di tutti i distretti anatomici esplorabili nel feto.
L’ecografista osserva il feto con la maggiore attenzione possibile, visualizzando di norma i principali organi interni.