Fisiatria

Riabilitazione neuromotoria

A che cosa serve la riabilitazione neuromotoria?

La riabilitazione neuromotoria è finalizzata al recupero della maggior autonomia possibile nelle attività di vita quotidiana e all’apprendimento di strategie adattative nelle persone colpite da malattie neurologiche.

La riabilitazione risulta utile a seguito di diverse patologie neurologiche, sia nel caso esse coinvolgano il sistema nervoso centrale, come accade per morbo di Parkinson, nella sclerosi multipla e nell’Alzhaimer, sia nel caso interessino il sistema nervoso periferico, come avviene nella sindrome di Guillain Barré o a seguito di danni spinali.

Il percorso riabilitativo prescritto dal fisiatra ha lo scopo di portare il paziente a raggiungere e mantenere i migliori livelli funzionali possibili in ambito fisico, sensoriale, intellettivo, psicologico e sociale.

Il processo non si limita a migliorare la forza e la precisione nello svolgimento dell’atto motorio, ma punta a restituire una nuova autonomia, che favorisce la reintegrazione nel contesto sociale.

Il fisiatra ha competenze per valutare ed affrontare le problematiche relative alla limitazione dell’autonomia e della partecipazione della Persona in relazione al proprio ambiente fisico, familiare, lavorativo e sociale.
Pertanto il suo operato mira al massimo recupero delle funzioni e delle abilità con un approccio olistico alla persona.

Come si svolge?

Dopo un colloquio preliminare con il paziente, il medico procede all’anamnesi. L’obiettivo è di individuare il momento e la possibile causa di esordio della patologia, esaminare i trattamenti ricevuti fino a quel momento e valutarne l’efficacia ai fini dell’impostazione di un nuovo piano di riabilitazione o una correzione di quanto già intrapreso.
Occorre quindi portare con sé la documentazione clinica completa riguardante il proprio stato di salute e gli accertamenti già eseguiti.

Nella seconda fase della visita il fisiatra procede all’esame obiettivo e funzionale, avvalendosi di una varietà di test clinici adatti ai deficit in esame, così da valutare l’effettiva capacità motoria del paziente.

In caso di necessità si possono eseguire terapie mediche specialistiche quali: infiltrazioni, mesoterapia, etc.